L'attività svolta dall'Accademia della Crusca, specialmente nei suoi primi due secoli di vita, è stata decisiva per le sorti della lingua italiana. I cenni che di solito ne fanno i manuali generali di storia letteraria non sono sufficienti né appropriati a diffondere una cognizione adeguata di questa attività, sulla quale si è fatta, di recente, molta nuova luce. In questo nostro tempo di rinnovate dispute sui caratteri acquisiti e sulle prospettiva della nostra lingua ci è sembrato perciò utile fornire a un pubblico più ampio la migliore conoscenza possibile di una vicenda così importante: nulla di meglio, si è pensato, che riproporre all'attenzione quel Vocabolario la cui prima apparizione, nel 1612, non solo segnò una tappa fondamentale nel corso della nostra lingua, ma costituì un evento di prima grandezza anche nel panorama culturale dell'Europa. L'opera viene specificatamente presentata, nei saggi raccolti in questo volume, da studiosi che hanno potuto rivisitarla sotto profili nuovi grazie soprattutto al suo riversamento elettronico, che ha consentito a loro, e consente ora a tutti, una più penetrante interrogazione della sua ideazione e realizzazione. L'impresa degli Accademici della Crusca potrà rivelare meglio la sua importanza se verrà, inoltre, considerata nella prospettiva complessiva della nostra storia linguistica. A questo vorrebbero servire, pensando soprattutto al lettore non specialista, le linee di inquadramento storico generale, che mettono in luce altre vicende singolari che hanno accompagnato il lungo cammino della lingua italiana: dalla sua nascita nell'età di Dante al suo ancoraggio all'Unità nazionale, fino alla sua piena socialità odierna.
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